OUIJA BOARD

Una ouija board è comunemente una tavoletta rettangolare in legno sulla quale sono impresse le lettere dell'alfabeto disposte su due linee curve, i numeri da 0 a 9, le parole "yes" e "no", e la scritta "good bye"; in aggiunta a questi possono esserci vari simboli e disegni, tra i quali troviamo più spesso il sole e la luna rispettivamente accanto al si ed al no. Di varianti e personalizzazioni ne esistono di innumerevoli, ma questi sono gli elementi che ricorrono maggiormente (se non sempre). Abbinata alla tavola c'è un puntatore denominato "planchette".


LA STORIA

I primi riferimenti a strumenti di scrittura automatica sono molto più antichi di quanto si possa pensare: in Cina risalgono al 1100DC, dove la dinastia Song utilizzava tale strumento chiamando tale metodologia "fuji" prima che venne proibita dalla dinastia Quing; ma anche nell'antica Grecia, Roma, India e nell'Europa medioevale si possono trovare analoghi riferimenti. Come spesso accade ciò che è passato "torna di moda" e sul finire del 1800 Elijah Bond insieme a Jishnu Thyagarajan videro in questa tavola una grossa fonte di guadagno, quindi ne registrò i diritti e la mise su mercato come un vero e proprio giocattolo. Successivamente nel 1901 William Fuld ne acquisì la produzione e creò la prima tavola denominata "Ouija". Il nome Fuld divenne sinonimo di Ouija Board ed egli stesso ne reinventò la storia sostenendo che la tavola fosse una sua invenzione. La compagnia di Fuld mantenne la produzione delle tavole anche dopo la morte di William nel 1927, finché nel 1966 vendette tutto alla Parker Brothers, venduta successivamente in Hasbro nel 1991 e che tutt'ora ne detiene i diritti e prosegue il suo commercio, seppure con uno stile molto più moderno tanto che le Ouija Board più recenti sono fosforescenti.

SIGNIFICATO DEL NOME

Sul suo nome ci sono due teorie; quella più intrigante e pittoresca parla dell'indicazione data durante l'utilizzo della tavola stessa e sarebbe una parola in egiziano antico che significherebbe "buona fortuna"; l'altra teoria accomuna il nome alla semplice combinazione del "sì" pronunciato in francese e tedesco.

SPIEGAZIONE DEL FENOMENO

- La teoria paranormale
Ci sono molte correnti di pensiero a riguardo, ma una cosa è comune a tutte: un'entità paranormale comunica attraverso la tavola. Sebbene non mancano i sostenitori che la tavola sia uno strumento benevolo e sicuro, nel corso della storia è stata per lo più bollata come uno strumento molto pericoloso e negativo, di conseguenza proibito. Coloro che sostengono la prima tesi credono che la tavola possa servire da oracolo tramite il quale angeli o spiriti benevoli fornirebbero utili consigli ed avvertimenti, tutti a fin di bene. Tra di essi c'è chi sostiene che solo gli spiriti benevoli possano avvicinarsi al nostro piano esistenziale, oppure ancora c'è chi afferma che utilizzando la tavola si possa anche entrare in contatto con un'entità malvagia, ma la tavola stessa sarebbe uno strumento sufficientemente sicuro per ridurre il tutto a "una telefonata sgradita". A sostegno della seconda corrente ci sono invece le credenze popolari più radicate, nonché numerose correnti religiose, che vedono nel suo utilizzo "inappropriato" e "inesperto" una grossa opportunità per il maligno di entrare in questo mondo ed in contatto con i presenti. A tale sostegno poi ci sono tutte le leggende popolari che parlano di tavole urlanti, maledizioni, malattie, possessioni, sedute spiritiche terrorizzanti ed un'innumerevole lista di "istruzioni per l'uso" che, nel caso in cui qualcosa vada storto, comprendono i modi in cui cercare di salvare la propria anima.

- La teoria scientifica
Movimenti ideomotori. Scientificamente parlando il tutto è racchiuso in quelle due parole. Un movimento ideomotorio è un movimento inconscio attuato dal corpo in risposta ad una sollecitazione mentale, in altre parole un'idea che genera movimento. Sognare di correre e muovere le gambe ad esempio è un movimento ideomotorio, ma anche un sorriso è un movimento ideomotorio. Nell'ambito del paranormale abbiamo l'applicazione di tali movimenti nelle sedute spiritiche, nella rabdomanzia o con il pendolo di Chevreul nel quale si possono porre domande e la semplice risposta dipende dal movimento del pendolo. In tutti questi casi l'impercettibile movimento inconscio generato dalle proprie convinzioni di risposta è alla base di tutto e sfrutta movimenti impercettibili per generare movimenti più consistenti. Sono stati eseguiti numerosi esperimenti scentifici su casi del genere ed è stato dimostrato come in realtà, sotto l'inspiegabile, ci fosse davvero un movimento involontario del corpo.

GLI ESPERIMENTI SULLA TAVOLA OUIJA

Ci sono diversi esperimenti che si possono attuare per verificare cosa accade realmente durante una seduta spiritica, che si utilizzi una comune ouija board o il classico bicchiere circondato dai foglietti di carta. Ecco forse i due più interessanti.

Uno di questi esperimenti sta nell'eseguire la prova bendati e tramite un osservatore esterno verificare il senso delle risposte date.

L'altro consiste invece nel porre una pila di monete tra il puntatore ed il dito dell'utilizzatore: se la planchette si muovesse da sola allora la pila di monete tenderebbe dal lato inverso del movimento eseguito (perché il dito "fermo" tratterrebbe quella in cima mentre l'ultima poggiata al puntatore scapperebbe via seguendo il movimento); al contrario, se fosse il dito a muovere la planchette, allora a causa della sua spinta la pila di monete penderebbe nella stessa direzione del movimento.

Questi due esperimenti non basterebbero comunque a demolire le teorie di coloro secondo i quali è davvero lo spirito a muovere il puntatore, ma per farlo ha bisogno fisicamente delle nostre dita come dei nostri occhi e quindi tali esperimenti scoprirebbero l'acqua calda.

LA NOSTRA IDEA

Seppur non escludiamo la possibilità esoterica di ciò che può accadere durante una ouija board session, siamo propensi nel credere che ciò che avviene nella stragrande maggioranza dei casi si rifaccia alla spiegazione scentifica. Durante una seduta spiritica ci sono due forze fondamentali per la sua riuscita: la suggestione e la stanchezza.

La prima è tanto importante al punto che secondo molti per partecipare e perché accada qualcosa bisogna crederci in partenza, ovviamente diremmo. Tanto più è scientificamente dimostrato che la suggestione si diffonde maggiormente se il numero di presenti è elevato, perché passando di persona in persona accresce la sua forza un po' come avviene per gli episodi di panico, dove la fuga urlante di alcune persone può metterne in fuga una moltitudine senza che queste sappiano nemmeno il perché.

Se la suggestione è la benzina, la stanchezza fisica ne è il motore. Difficilmente come si punta il dito sulla planchette comincia subito la conversazione, solitamente passano alcuni minuti di rituale "chiamata" dello spirito, minuti in cui il braccio non poggiato al tavolo inizia a stancarsi. Qui entrano in gioco i movimenti ideomotori, ossia quelle impercettibili vibrazioni che, data una domanda precisa, catturano una mente concentrata e propensa a rispondere. Questa, percependo la vibrazione prodotta dalle braccia, creerà involontariamente il movimento senza che la persona stessa se ne accorga; per tutti gli altri che non possono che osservare il concreto spostamento del puntatore non resta che seguire stupefatti la composizione della risposta, se non addirittura aiutarla nel caso in cui la mente ne intuisca il responso. Una volta che la domanda è terminata e la planchette si arresta in attesa della nuova domanda, tutte le menti si riallineano e tornano "in ascolto": questo fa si che ad una domanda personale l'interessato fin ora magari dormiente abbia tutta la possibilità di prendere in mano la situazione.

Tutto questo crea un "gioco di squadra" dove tutti partecipano, ma chiunque giurerebbe di non averne il merito.

LA PERICOLOSITA'

Tralasciando la corrente paranormale di cui non ci sarebbe molto da dire se non tutte le più terribili pene in cui potrebbe sprofondare un'anima dannata ed al quale l'immaginazione non avrebbe limiti, ci soffermiamo sui concetti appena espressi.

La tavola ouija quindi è pericolosa? La risposta è sì.

Ma nel nostro caso non crediamo che sia la tavola in se o chissà quale entità ad esserlo, semmai lo saremmo noi stessi. Noi sconsigliamo l'uso della tavola a chiunque pensa di potersi impressionare o farsi suggestionare: il rischio sarebbe proprio quello di ricondurre tutti i successivi comuni avvenimenti negativi della vita (solitamente ce ne ricordiamo solo quano le cose non vanno) alla seduta spiritica, che si tratti di una storta alla caviglia, di semplice sfortuna o di qualcosa di più grave. Il rischio per molti sarebbe quello di astrarre la realtà e perdere concretezza, rimanendo schiavi di un'idea distorta che non ha senso di esistere. Detto in modo scherzoso non è necessaria una tavola ouija, basta regalare ad una persona superstiziosa un comune cavatappi e dire che porta sfortuna: potendo si taglierebbe la mano e probabilmente quel cavatappi sarebbe da lei identificato come la causa di tutte le sue future sventure. Altro consiglio che diamo è quello di non utilizzare la tavola da soli; anche in questo caso così come alcune persone diventano dipendenti dai videogiochi tanto da dimenticarsi di mangiare, talune persone potrebbero cadere in un particolare tipo di ossessione che li porta a chiudersi in se e passare le giornate a farsi domande e darsi risposte da soli.

SULL'ARTICOLO

Tutto ciò di cui abbiamo trattato ed abbiamo fatto riferimento si limita all'utilizzo della tavola ed ai suoi movimenti perché questa è l'unica cosa concreta di cui siamo a disposizione e di cui abbiamo avuto personale esperienza (noi stessi abbiamo eseguito molteplici sedute e non è mai accaduto nulla più dei movimenti del puntatore che hanno dato vita a dialoghi più o meno complessi). In questo articolo non abbiamo parlato di sedie volanti o tavoli fluttuanti, ma d'altra parte pensiamo che cercheremmo di dare una spiegazione, scentifica o meno, ad aria fritta. Finché il tavolo volante lo racconta un amico di un amico, lo si legge su un diario che sarebbe un buon best seller o lo si vede in video dove qualsiasi cosa può essere un falso ben creato, non ha senso rompersi il cervello cercando una spiegazione a qualcosa che potrebbe non esser nemmeno mai accaduto. Gli stessi "massimi esperti" del settore hanno idee chiare che messe a confronto tra loro divergono tanto nei modi quanto nella sostanza: o non ci sono esperti (e qui sfido gli interessati a darsi battaglia) o non c'è nessun fenomeno da spiegare.


In ogni caso, che ci crediate o meno, siate rispettosi di ciò che fate: non vi costa nulla e... non si sa mai.