CASA DESTEFANIS

Casa Destefanis sarebbe una casa molto particolare nel pieno centro di Vercelli, ma questa volta il condizionale è d'obbligo.

LA STORIA

Non si saprebbe molto su questa costruzione se non che sarebbe una palazzina a forma di "C" distante pochi passi dal duomo di Vercelli e dalla stazione, pressappoco nel raggio di 200mt. La sua costruzione sarebbe avvenuta sopra una vecchia stalla che ha macabri connotati storici.

LA LEGGENDA

La vicenda in questione è tratta da uno scritto di Danilo Arona che potete trovare cliccando sul link e che consiglio di visionare, soprattutto da metà della parte seconda dove il racconto del sopralluogo dello stesso Danilo merita la lettura. Secondo quanto raccontato dai testimoni della storia, la casa avrebbe un'influenza negativa su chi vi soggiorna: nella lista compaiono morti causate da malattie incurabili, ma anche misteriosi suicidi. Non solo, pare che chiunque vi soggiorni anche per una sola notte avrebbe un'alta probabilità di effettuare un sogno comune, ossia rivivere da spettatore la battaglia di Palestro ed il relativo massacro; il sogno si conclude con la sepoltura in una fossa comune dei caduti, fossa sita sotto una stalla. Ed i testimoni protagonisti del racconto di Danilo, nonché proprietari dell'abitazione, raccontano anche di poltergeist accaduti durante il loro soggiorno, come ad esempio il letterale liquefarsi di un telefono fisso. Ma non sarebbero solo fantasmi di soldati ad infestare il luogo, ci sarebbero anche una donna ed un bambino.

ANALISI

L'analisi su questa storia è iniziata tramite una discussione nata sul forum di Paranormale.com a seguito di un consueto episodio della diretta radiofonica di Paranormal City sulla stazione radio di m2o.

Si è partiti dall'ubicazione della casa, cosa che a quanto pare nemmeno lo stesso Danilo Arona è in grado di dire con esattezza nonostante ci sia stato di persona. Cercando in internet riferimenti a tale casa/villa non si ottengono risultati, se non diversi articoli tutti riconducibili al racconto di Danilo, alcuni dei quali in parte modificati per offrire un'altra versione "propria" del racconto (uno in particolare dove si parla di un incontro avvenuto con gli stessi interlocutori, esperienza personale che però non offre nessun dettaglio aggiuntivo all'altro racconto... strano). Un altro utente faceva riferimento alla leggenda dei soldati indicando un'abitazione nei pressi della sua casa come luogo della vicenda; questa casa però, si troverebbe in periferia e non si accomuna con quanto descritto da Danilo. Per capirci di più ci siamo dunque mossi sul territorio vercellese, ma sembra che la fantomatica villa dalla storia così particolare da non passare inosservata, sia sconosciuta agli abitanti stessi della città. Le domande sono quindi nate spontanee: possibile che Danilo non sia in grado di indicare dove è stato egli stesso, nonostante è stato portato in loco da terzi? Perché un altro utente di internet si dice testimone di una storia simile grazie all'incontro con gli stessi referenti, ma anch'egli si dimostra vago nell'indicazione del luogo (vago esattamente quanto Danilo)? Com'è possibile che una villa in cui sono accaduti due casi di suicidio non abbia riscontri di cronaca, tantomeno conoscenze nella città? Com'è possibile che a prescindere dalla storia, una villa dal nome ben definito ("villa Destefanis") non abbia un'ubicazione certa tanto da non essere riconosciuta o al contrario essere indicata in punti distinti? Tutte queste domande ci spingevano verso l'ipotesi di una storia inventata, seppur Danilo lo possiamo considerare fonte attendibile.

Abbiamo deciso quindi di tralasciare la ricerca dell'ubicazione e di concentrarci sui fatti di cronaca nera che possono essere accaduti nei pressi della zona in esame ed abbiamo trovato articoli che parlano di un omicidio che si sarebbe consumato nel lontano 1954 (articolo 1, articolo 2). Sebbene la storia raccontata negli articoli sia ben differente da quella su cui stiamo indagando sia nei contenuti che nella forma (descrizione del luogo non conforme), pare sia l'unico evento drammatico rintracciabile.

Giacché la cronaca locale non ci è venuta in aiuto se non per spingerci maggiormente all'ipotesi di una mera leggenda metropolitana, cartine alla mano ci siamo rimessi alla ricerca del possibile luogo in oggetto (sebbene le indicazioni stradali di Danilo siano vaghe, ci sono dei dettagli all'interno del racconto che potevano aiutarci a ricostruire topograficamente la zona). Siamo riusciti a rintracciare due possibili abitazioni che rispecchiano l'ambiente in questione (non forniremo indicazioni stradali per ovvi motivi), ma in essi non risulta alcun passato degno di cronaca. Per quanto siamo riusciti a sapere inoltre, in nessuna di queste tre ubicazioni risultano esser stati proprietari persone dai nomi descritti. Nel mentre l'amministratore del sito Paranormale.com ha provato a contattare queste persone seguendo le indicazioni fornitogli da Danilo Arona stesso, senza però successo.

Rimaneva dunque solo un'ultima carta da giocare: i social. Chi meglio avrebbe potuto rispondere alle nostre domande se non una pagina che raccoglieva migliaia di vercellesi in una volta sola? Ringraziamo Alessandra Mantilone che ci ha concesso da forestieri l'accesso al gruppo facebook "sei di Vercelli se..." per porre la nostra domanda. Nonostante si sia attivato subito una discussione ed un passaparola, nessuno dei presenti sembrava aver mai sentito parlare ne della casa, ne della vicenda... fino a che nella discussione non intervenne proprio un Destefanis. Renato, che ringrazio vivamente, ha spiegato a tutti l'intreccio tra mito e realtà che ha creato il caso in questione. Penso che la via più facile per spiegare il tutto, sia riportare le sue parole.

Renato:"Io so tutto, ma sono stati mescolati fatti veri a balle colossali"
Emiliano: "Ci puoi dire di più?"
R: "Certo, abitavo li. Quella che viene chiamata villa nell'articolo non esiste più da anni, c'è un condominio. Era dove mio nonno ed i miei cugini avevano l'impresa stradale DESTEFANIS molto conosciuta a Vercelli. La villa era di fronte, la costruì mio padre nel 1964 e fu abitata dalla famiglia fino al 1990 circa. Non ho mai sentito tante cazzate tutte in una volta. Io non ho mai saputo di fatti paranormali, dubito che Sergio B. mio cugino di Bologna abbia raccontato simili cazzate. Veniva dai nonni quando era bambino. Non ne ho notizie da 40 anni. Vorrei tanto contattarlo."
Utente: "Bè però se Sergio esiste davvero magari ha raccontato questa storia dovuta ai ricordi da bambino, dove realtà e fantasia si intrecciano sempre."
R: "Contate che Sergio B. veniva a Vercelli dalla nonna che era bambino, giocavamo assieme e gli raccontavamo "storie di paura" come fanno tutti i ragazzi."
U: "Ho letto un articolo su internet... il fatto della segretaria è vero... è stata uccisa negli anni '80..."
R: "Certo che è vero, si chiamava Teresita ed abitava in un paese vicino a Vercelli. Ma fu uccisa a casa sua con la mamma, dal marito."
E: "Quindi il fatto non sarebbe avvenuto comunque a Vercelli" (ecco perché a Vercelli non trovavamo fatti di cronaca a riguardo)
R: "Di cognome si chiamava Ticerri, una bella ragazza carina ed educata. La conoscevo benissimo, è stata la segretaria di mio padre per tanti anni."
E: "Può essere che Sergio da piccolo ha ascoltato storie di paura e quando la segretaria è morta abbia imputato il gesto del marito nella "sfortuna" che la casa ha donato alla donna, facendo un 2+2 con la storia di paura che conosceva. Anche il fatto del sogno ricorrente potrebbe essere un racconto che Sergio ha ascoltato da piccolo ed ha raccontato a Danilo collegando il tutto. Ma a tuo parere Renato, è davvero possibile che racconto a parte, Danilo si sia poi recato alla casa con Sergio e due medium, raccontando di quella casa lasciata andare in rovina?"
R: "Mi sembra una stupidaggine, la casa non è mai andata in rovina ed è tutt'ora abitata. La casa in rovina era una costruzione iniziata e mai finita ed utilizzata come magazzino per l'impresa stradale."
E: "Possiamo dunque dire che Sergio può aver raccontato a Danilo le storie che sentiva da bambino legandole con i fatti realmente accaduti, e poi Danilo ci ha messo del suo per creare l'avvincente storia?"
R: "Probabile"
E: "Ma quando parli che la casa non è mai stata in rovina e ci abitano acora, parli della vera villa dall'altra parte della strada o della struttura oggi ad "L"? Poteva essere in disuso quando Danilo ha scritto il racconto?" (ora la struttura non è più una "C")
R: "Può essere tutto, ma non ci sono cantine ne tantomeno sotterranei, era tutto costruito da quota 0 in su."
E: "Tu da piccolo hai vissuto in quella che ora non c'è più sostituita dal condominio o in quella di fronte?"
R: "Nella villa difronte alla costruzione a "C" dove vi erano prima le abitazioni dei vari nonni e cugini, poi uffici e autorimesse della ditta."
E: "Quindi se le case dei nonni sono state trasformate in uffici ed autorimesse, Danilo potrebbe non aver troppo esagerato sul degrado della struttura. Magari ha dipinto il luogo in modo più pittoresco ma è plausibile che in quanto ormai autorimesse non fossero in gran spolvero."
R: "Può essere, ma non ci sono sotterranei e neppure cantine. Per me nessuno c'è mai andato, hanno scritto cose che non hanno riscontro".


Dunque Renato ci svelò l'ubicazione della casa, con il canale e quant'altro, davvero poco lontano dal duomo e dalla stazione. Mi riservo di non svelare il nome della via sebbene nel gruppo Renato l'ha scritto pubblicamente, ma il nostro intento non è quello di creare una flotta di curiosi che possano dar fastidio agli attuali residenti della zona, quanto venire a capo della verità. Abbiamo capito che nel racconto di Danilo (e prima ancora di Sergio) c'è un misto tra folclore, ricordi delle storie di paura raccontate da giovani, ed eventi di cronaca nera realmente avvenuti; tutti elementi in qualche modo collegabili a quella casa (che non è la villa dove Renato abitava, ma la struttura di fronte che da abitazione dei nonni è poi divenuta autorimessa). Danilo sarà poi andato veramente in quella struttura insieme a due medium ed a Sergio stesso, oppure dal racconto ottenuto da Sergio ne ha creato un degno ed avventuroso epilogo? Solo Sergio forse potrebbe rispondere a questa domanda.

AGGIORNAMENTO DEL 06 dicembre 2018: Nei giorni scorsi siamo stati contattati da Ombretta Cattin come attuale confinante di Villa Destefanis. Anch'ella, senza indicazioni da noi fornite, ci ha indicato la medesima ubicazione indicataci da Renato; questo ci da maggior conferma di quanto egli ci ha rivelato in precedenza. Nel corso del tempo Ombretta ha avuto modo di visitare il cortile e la villa (e ci conferma che ora è a forma di "L") senza aver mai avvertito alcuna sensazione strana; ci conferma inoltre che, per quanto ha potuto constatare di persona, non esistono cantine o sotterranei.